Consulenza aziendale: è la combinazione degli strumenti da mettere a disposizione dell’imprenditore per far nascere, crescere, stabilizzare e ristrutturare la sua realtà imprenditoriale.
Consulenza aziendale: è la combinazione degli strumenti da mettere a disposizione dell’imprenditore per far nascere, crescere, stabilizzare e ristrutturare la sua realtà imprenditoriale.
Consulenza aziendale: è la combinazione degli strumenti da mettere a disposizione dell’imprenditore per far nascere, crescere, stabilizzare e ristrutturare la sua realtà imprenditoriale.
Consulenza aziendale: è la combinazione degli strumenti da mettere a disposizione dell’imprenditore per far nascere, crescere, stabilizzare e ristrutturare la sua realtà imprenditoriale.
Consulenza aziendale: è la combinazione degli strumenti da mettere a disposizione dell’imprenditore per far nascere, crescere, stabilizzare e ristrutturare la sua realtà imprenditoriale.
DA LA REPUBBLICA ROMA e MILANO 16 Maggio 2024
Oggi più che mai, stiamo vi- vendo un periodo di gran- di cambiamenti, anche nel campo lavorativo e imprenditoriale. Necessità di guardare avanti e di “imprendere”, non a caso, rappresentano prospettive interessanti che coinvolgono tutte le generazioni e le persone di ogni categoria. Il futuro si costruisce adesso presidiando il presente così come i grandi cambiamenti e le opportunità.
UNO STUDIO PER LE AZIENDE
Sandro Feole, economista d’impresa, nei suoi oltre quarant’anni di esperienza lavorativa è partito da una piccola fabbrica e ha percorso all’interno di diverse imprese l’esperienza di operaio, impiegato, commercialista e manager. La sua passione per le storie personali e aziendali lo ha portato a creare Studio Feole, una realtà di 14 qualificati collaboratori e un network di oltre 30 attività multidisciplinari, con cui si coordina per interventi di consulenza di strutturazione e ristrutturazione aziendale, nonché su progetti di avvio e rilancio di attività d’impresa. Un gruppo di lavoro esperto che da oltre 20 anni sviluppa tutti i giorni crescita e assistenza a fianco della storia di imprese piccole e medie, la creazione di percorsi personalizzati cercando di utilizzare gli strumenti complessi tradotti in soluzioni semplici che portano economicità.
MUTA IL CONCETTO DI LAVORO
Il Lavoro come privilegio esistenziale e di realizzazione vira verso la pura sperimentazione e rincorsa a continui cambiamenti per ricercare cresci- ta professionale e status economico, specie per i giovani lavoratori destinati a ridursi per unità nel prossimo decennio. Ambienti di lavoro sempre più accoglienti e giocosi per cercare di toccare le corde del divertimento necessarie per smorzare l’effetto della pressione crescente generata dalla competitività globale. Essenziale che tutti diventino imprenditori nello spirito perché le imprese possono svilupparsi solo come entità sociali con scopi comuni e lo scopo esistenziale dell’impresa è l’economicità. Riacquisire nell’animo di ogni dipendente o collaborato- re il senso del risparmio, della prevalenza dell’interesse comune rispetto a quello individuale, sono tra i principi che possono salvare l’impresa o consentire di farla progredire e consolidare...
INTRODUZIONE AL LIBRO:
Sandro Feole non è semplicemente un commercialista: è anche un umanista. Commercialista di professione, umanista lo è nel modo in cui affronta, diremmo, sia le questioni pratiche e concrete alle quali la professione lo pone di fronte, sia, più in generale, i casi della vita tout court. E questo libro lo conferma anche sul piano teorico, al di fuori di qualunque diretto coinvolgimento professionale.
Cosa significa essere umanisti? Cosa significa esserlo nello svolgimento di una professione tecnica quale quella del commercialista — ma potremmo parlare anche dell’avvocato? Cosa significa esserlo oggi, nel tempo che viviamo? Significa tenere sempre ben presente dentro di sé che, quando un cliente si rivolge a noi (avvocati o commercialisti) per essere assistito nella gestione di un caso che lo riguarda, ciò che chiede, prima di qualunque altra cosa, o più di qualunque altra cosa, è di essere ascoltato nella propria singolarità: è che il suo caso venga preso in carico nella propria unicità, essendo ogni caso sempre diverso da qualunque altro anche solo per il fatto di riguardare quel soggetto, proprio quel soggetto, anziché un altro (e quel soggetto proprio in relazione a quella vicenda e non ad altre).
Essere umanisti nello svolgimento di una professione tecnica significa, insomma, tenere sempre ben presente dentro di sé che dietro le norme da applicare, e quindi dietro la tecnica, esistono sempre delle persone: nel senso che le norme contengono sì princìpi astratti, validi in generale nei confronti di tutti, ma poi questi princìpi astratti devono essere calati nelle fattispecie concrete, a loro volta incarnate dalle persone che le vivono.
Ed è questo che dovrebbe fare il professionista (come dovrebbe farlo anche il giudice): calare le norme e la tecnica dentro il caso concreto, adattare le une e l’altra, naturalmente rispettandole, senza tradirle, alle particolarità del singolo caso.
Sandro Feole lo sa fare, e questo libro lo dimostra. Le pagine di cui è autore, che di questo libro sono la parte preponderante e comunque ne rappresentano il cuore, lo mostrano per quello che è: un professionista che conosce molto bene la sua materia, che tuttavia non pretende di imporre dall’alto, autoritariamente, a chi gli si rivolge. Al contrario: è come se Sandro Feole fosse sempre seduto accanto, al suo interlocutore, e gli spiegasse le cose molto gentilmente. È quello che accade anche in questo libro, destinato in primo luogo proprio ai diretti interessati, e cioè agli imprenditori: leggendolo, avranno l’impressione di avere accanto a sé un professionista che ascolta le loro esigenze.
Leggendolo, avranno l’impressione di avere fra le mani un libro quasi narrativo e discorsivo: come se si trovassero in una riunione, con Sandro Feole, anziché immersi nella lettura di un saggio freddo e distante. Quasi come se Sandro Feole stesse parlando con loro, anziché illustrando una disciplina astratta. La composizione negoziata è un percorso, che Sandro Feole intraprende in questo libro insieme a ciascuno di coloro cui è accessibile.
Quanto a noi, che siamo avvocati, ci siamo limitati a poco, a quel poco che qui ci sembrava necessario, tenuto conto dello spirito da cui il libro è nato. Vale a dire: a dare conto della cornice normativa all’interno della quale quel percorso è racchiuso. Come se in quella riunione fossimo presenti anche noi, ma in una posizione laterale: per introdurre il confronto, e per fornire un supporto.
Non trascuriamo il fatto che in una composizione negoziata il confronto tra professionisti (avvocati e commercialisti) è sempre molto più articolato e complesso, e giocoforza più integrato: ma intanto queste pagine potranno già essere di validissimo aiuto, per quello che sono.
NICCOLÒ NISIVOCCIA
ANDREA COLNAGHI
Necessità di guardare avanti e imprendere. Questa è la prospettiva che coinvolge tutte le generazioni
per i prossimi decenni. Grandi cambiamenti e opportunità che partono dalla storia e dalle nostre radici di imprenditori per vocazione o per DNA. Il valore umanistico del popolo di imprenditori italiani di oggi e di domani
è fatto di attenzione ai difetti e consapevolezza dei pregi. Si devono trovare nuove unità di misura per definire il valore delle imprese, perché il denaro non può essere l'unico metro di giudizio, anzi rischia di essere un sistema povero per stimare ricchezze sempre più intangibili che stanno spesso nel cuore delle persone.
"lmprendopatia" di Sandro Feole, economista d'impresa con 40 anni di esperienza lavorativa e una forte passione per le storie personali ed aziendali, è il libro che affronta l'arte di imprendere dal suo lato umanistico, spostando l'attenzione dalle componenti economico e quantitative a quelle più umane e qualitative.
Cosa spinge una persona ad abbandonare strade spesso sicure, per tentare di dare vita ad un'idea che vive solo nella propria testa? È irrefrenabile il desiderio di fare se la mente è libera di esprimerlo.
Un DNA predisposto che sfugge al comando.
Dalla nascita dell'idea alla sua trasformazione in una solida base per lo sviluppo del business, quali sono le doti che vengono richieste ad un imprenditore?
La solitudine come condizione che caratterizza tutto il vissuto dell'imprenditore.
"lmprendopatia" è uno sguardo lucido e disincantato sulle dinamiche che coinvolgono il fare impresa, con un'attenzione verso ciò che caratterizza l'imprenditoria italiana: dai falsi miti che la circondano, alle caratteristiche che la rendono unica e riconoscibile nel panorama mondiale.
DA ILSOLE24ORE 23 Maggio 2022
Iter negoziato, il nodo crediti garantiti dello Stato
L’attuale situazione di crisi sta inducendo molte aziende a valutare interventi di ristrutturazione fra cui la composizione negoziata della crisi introdotta dal Dl 118/2021 e di altre procedure come gli accordi di ristrutturazione o il concordato con continuità, al fine di preservare il tessuto imprenditoriale.
L’attuale situazione di crisi sta inducendo molte aziende a valutare interventi di ristrutturazione fra cui la composizione negoziata della crisi introdotta dal Dl 118/2021 e di altre procedure come gli accordi di ristrutturazione o il concordato con continuità, al fine di preservare il tessuto imprenditoriale.
Ma cosa succede quando il default di un credito bancario è sostenuto dalle garanzie rilasciate da Mediocredito centrale e Sace e queste ultime, chiamate dalle banche, chiedono l’escussione delle proprie garanzie? Non si tratta di casi limitati perché per aiutare le imprese a far fronte alla crisi innescata dalla pandemia, lo Stato ha scelto la via della finanza bancaria, sorretta dalle garanzie Mcc e Sace sulla cui base gli istituti di credito hanno erogato prestiti per oltre 202 miliardi di euro a circa 2,5 milioni di partite Iva (dato a ottobre 2021).
La diffusa presenza di indebitamento bancario garantito dallo Stato pone quindi il tema della formulazione da parte delle imprese in crisi di offerte transattive alle banche che, per la natura del loro credito risulterebbero classificate al chirografo mentre la garanzia statale sottostande gode di un privilegio generale (articolo 8-bis del Dl 3/2015).
Molti istituti di credito chiamati alle fasi cruciali della composizione, prima di deliberare sulle proposte fatte dalle imprese, si rivolgono quindi a Mcc e Sace per comprendere quale posizione tenere. Ciò condiziona in modo rilevante l’esito delle composizioni e rischia di allungare i tempi al di là delle scadenze fissate dal Dl 118/2021.
Il regolamento del ministero per lo Sviluppo economico già prevede al paragrafo H, la procedura telematica che la banca può attivare per l’escussione delle garanzie e il modello allegato 16, con il quale la banca può formalizzare la richiesta, stabilisce che la stessa è improcedibile se l’impresa non offre almeno il 15% del debito.
Il 15% rispetto allo zero che solitamente le procedure concedono ai creditori chirografari, è una percentuale rilevante e la valutazione di convenienza resta nelle mani della banca che ha concesso il prestito sulla base della garanzia statale ma che, di fronte a una proposta inferiore al 15% non può più attivare le garanzie Mcc/Sace.
La scelta spetta all’istituto di credito che dovrà valutare la convenienza
dell’alternativa della liquidazione e il rischio di azzeramento di ogni possibilità di recupero negando l’accordo e innescando condizioni del possibile fallimento. È quindi di uno snodo centrale per la sorte della composizione negoziata.
La soluzione di questo impasse si può cercare nella dilazione dei tempi di rientro. Tutte le norme in materia di crisi d’impresa si stanno concentrando sulla continuità aziendale poiché è la condizione che può garantire il massimo soddisfacimento dei creditori. Concedere un termine ampio per il piano di rientro, potrebbe quindi consentire alle imprese di offrire maggior soddisfacimento a banche e Stato. Questa via è già tracciata anche nelle modifiche al Codice della crisi, dove il termine per i piani di rientro è due anni. Gli accordi di stand still già utilizzati dagli istituti di credito, potrebbero costituire una possibile soluzione a patto che risulti compatibile con le classificazioni a Utp o Npl.